mercoledì 18 maggio 2016

RECENSIONE : Out of the blue - Rinascere mamma di Valentina Colmi

Buongiorno Readers,
oggi con molto piacere recensirò una nuova storia, un nuovo genere.


Titolo : Out of the blue
Autrice : Valentina Colmi
Casa editrice : Lazy book


Trama :

La rinascita di una mamma, con prefazione di Marilde Trinchero, ci racconta la sua storia, la storia di una donna che vuole diventare mamma e lo vuole subito. Di una mamma che soffre di depressione post – partum, che si ritiene una pessima mamma e che trova la forza di chiedere aiuto. Valentina si mette a nudo, non nasconde ansie, presunti errori e paure; si racconta, e lo fa senza filtri o scuse. L’autrice sceglie accuratamente ogni singola parola, ma leggendola si ha la netta impressione che la depressione post-partum non è post ma un durante, il parto è la molla che la fa emergere, ma lei è lì fin da prima, lì che attende di venire affrontata.



Non riesco ad avvicinarmi a Paola. È come se fossi paralizzata. Quasi faccio fatica a guardare la sua cullina, non voglio prenderla in braccio. Sono così sconvolta per quello che mi è accaduto che non ho la forza per curarla. Non a caso il primo cambio di pannolino lo ha fatto mio marito da solo. Certo, so di non essere la prima donna ad aver subìto un cesareo, ma è il fatto di non avere controllo sul mio corpo che non riesco ad accettare. Senza considerare che attorno a me nessuno sembra rendersi conto che per potermi occupare degnamente di mia figlia io debba un minimo riposare. Mi pare che siccome sono diventata mamma allora non ho più alcun diritto. Tutto ciò che importa è la salute della bambina, che per fortuna è nata sana; io invece vengo quasi considerata come il contenitore da mettere in disparte una volta che il contenuto è venuto alla luce. Non mi piace essere mamma, perché io voglio prima di tutto che curino me stessa. Non riesco a pensare ad altro se non a riprendermi, ma senza Paola. Queste mamme, le mamme che stanno affrontando lo stesso dolore di Valentina, hanno diritto di venire ascoltate, aiutate. È un equilibrio difficile, ma possibile. 

COSA NE PENSO IO : 

Quando ho visto in posta la mail che presentava questo romanzo ero in decisa e perplessa. Non sapevo se leggerlo, non rientra tra i miei generi, nonostante sia una mamma anche io. Quando si tratta di libri la mia maternità non è con me. 

Qualche giorno dopo, decido di rileggere la trama, di informarmi su quest'autrice e blogger e decido di immergermi nella lettura di questa storia. Ho avuto bisogno di qualche giorno per metabolizzare le parole, i pensieri  e le confessioni di questa incredibile mamma. 

La storia è suddivisa in più parti, Valentina ci racconta dal principio come è nato tutto, come la sua mente ha sviluppato il desiderio di diventar madre. Dentro di lei nasce la voglia di prendersi cura di un'altra vita, non di un bambino, bensì un animale domestico : Il cane 

Suo marito d'altro canto, crede in realtà che lei voglia un figlio, che il cane forse sia solo il pretesto per concepire una nuova vita. Incredula e confusa, riflette sulle parole del suo compagno e arriva ad una decisione : Vuole diventar mamma 

Forse dentro di lei, la sveglia biologica della maternità ha iniziato a suonare. Ha quasi trent'anni e l'età giusta, la maturità adatta per compiere questo passo. 

La gravidanza è arrivata e Valentina inizia a raccogliere informazioni su tutto ciò che riguarda la maternità, dentro di se pensa che in fin dei conti non sarà poi cosi difficile diventar mamma, che forse è un istinto primordiale che tutte le donne possiedono.

I nove mesi stanno per terminare.. 

Arriva il giorno del parto , un giorno tragico , un giorno che sotto tutti gli aspetti ha segnato la vita di Valentina. La sua bambina nasce attraverso un cesareo d'urgenza, attraverso dolori lancinanti e sensazioni contrastanti . Quando lei vede per la prima volta il viso di sua figlia, la sua reazione è un totale vuoto . Non sente niente, vuole solo dormire e riprendersi dal parto. Il primo giorno cerca di allattarla, fallendo, riprovando . La bambina non riesce ad attaccarsi al seno. Lei si sente a pezzi e pensa che se non riesce nemmeno a nutrirla, allora come madre non vale granché. Questi sono gli assurdi pensieri che la circondano a 24 ore dalla nascita di Paola. 

Le ore passano e Valentina sembra non sentire il bisogno di tenere tra le braccia sua figlia, di coccolarla,  di sentire il tenero e dolce odore che hanno tutti i  neonati , semplicemente, non sente il bisogno di amarla. Queste sensazioni la portano in uno stato di assoluta sofferenza .

Cosi , Valentina inizia un nuovo percorso, dopo aver toccato un livello di sofferenza, depressione e in qualche modo un rifiuto per la sua bambina, decide di andare in cura e affrontare la sua malattia con tutti i suoi ostacoli. Sa di avere la depressione post- partum, sa che lo deve a sua figlia e a se stessa .

Non voglio dilungarmi troppo e svelare la sua storia con le mie parole , vorrei che la leggeste con i suoi occhi , con il suo cuore . Lei si racconta a nudo, senza inibizioni , senza paure. Io sono mamma e  a volte non è facile mostrarsi per quello che si  è quando si è mamme . La maternità è un percorso bellissimo e bruttissimo , ha due facce della medaglia e non sempre scopriamo prima la migliore.

Che dire ancora ?  Le sue parole e il suo modo di narrare  mi hanno  commossa  fin dalle prime pagine. Vorrei anche aggiungere una nota di riguardo verso le parole del marito che l'ha sempre sostenuta e aiutata . Non sempre le donne si trovano accanto uomini comprensivi e disponibili. A volte gli uomini hanno più paura nell'affrontare queste situazioni .

Valentina, il tuo rinascere mamma, mi ha emozionata e colpita al 100 % 100 .

Di seguito , vorrei riportare alcuni passi che ricordo particolarmente .

" Credo che queste mamme siano delle guerriere, persone speciali forgiate in quel metallo che non si rompe nonostante i colpi " 

E se non dovessi farcela ?E se io volessi continuare ad esser io, senza rinunciare a me stessa, alla mia vita ? 


A volte si perde la pazienza, ma non significa essere una madre cattiva, significa che tu ti mostri a tuo figlio cosi come sei, senza difese di fronte a lui, nella tua umana fallibilità . 


Faccio del mio meglio con tutti i miei limiti ... 


Il mio voto :
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