giovedì 16 febbraio 2017

Recensione: Un lord da conquistare di Virginia Dellamore

Buongiorno Readers, tornata dopo molto tempo da un temporaneo blocco libresco, mi sono fiondata su un nuovo stile letterario : Il regency 

Ho conosciuto questo stile attraverso un'autrice italiana, Giovanna Roma, e ho segnalato il suo squisito romanzo Il patto del marchese , quello, fu l'inizio di una mia nuova passione letteraria . 

Il regency  si riferisce a un periodo storico inglese, che comprende i primi 30 anni del 1800 .
 Costituisce un periodo di transizione tra l'epoca Georgiana e l'epoca Vittoriana. Questo trentennio è stato ricco di densi avvenimenti, di grandi mutamenti culturali e sociali. La letteratura si ispira a questo periodo, che fu, il momento più splendente per L'Inghilterra. 

Oggi sono lieta di presentare un romanzo appena terminato: 





Trama :

Londra, 1814. Althea Hope è tutto fuorché un’eroina romantica: ha quasi trent’anni, porta gli occhiali, e il suo guardaroba non contiene un solo abito che non sia terribilmente fuori moda. In più, ricopre la classica professione delle zitelle senza speranza: fa l’istitutrice e la chaperon di una ragazza alla sua prima Stagione. Il suo compito è quello di accompagnare la ricchissima e bellissima Greta agli eventi mondani, tenendola sotto controllo ma rimanendo sullo sfondo come una severa tappezzeria.
Anche Lord William Warwick non è il protagonista perfetto di una storia d’amore: è misogino e scontroso, e i modi villani che sfoggia anche nei migliori salotti gli vengono perdonati soltanto perché è più ricco di Creso. È giunto a Londra per cercare moglie: perfino lui, che preferisce concedersi dei rapporti fugaci e considera con orrore la sola idea del matrimonio, si rende conto che a trentacinque anni è venuto il momento di dare un erede legittimo al casato.
Di sicuro, William non è l’uomo ideale di Althea.
Di sicuro Althea non è la donna ideale di William.
Eppure, loro malgrado, finiscono con l’incontrarsi fin troppo spesso e chissà che quelle apparenti scintille d’odio e ripicca non celino ben altri tipi di fiamme...
La storia di un amore imprevisto che tenta vanamente di lottare contro se stesso, fra battibecchi serrati e baci rubati, balli vorticosi e inseguimenti in carrozza, finti corteggiamenti e vere passioni, nel cuore della Londra gaudente del periodo Regency.



COSA NE PENSO IO:

La storia di questo romanzo tratta le vicende di  Althea e un marchese ricchissimo di nome William, siamo nel 1814 a Londra. 

I due si incontrano per caso ad un salotto tipico di quei tempi  e tra di loro si instaura immediatamente un odio reciproco . Althea è una donna di ventotto anni, povera ma ben educata e con un eleganza innata. Non possiede bellezza alcuna e i suoi lineamenti non sono delicati anche per via dei suoi spessi occhiali da vista che la nascondono dal mondo. William, un marchese di trentacinque anni, ricco è bello, ma con un carattere terribile, è uno  scapolo ambito in tutta Londra, vista la sua considerevole ricchezza. Ovviamente di matrimoni non ne vuole sapere e rifiuta categoricamente ogni proposta. Lui ama la campagna, i suoi cavalli e i suoi campi . Althea riconosce comunque una bellezza sfrontata nel marchese, con quei sui occhi chiarissimi e i capelli spettinali, rappresentato in tutti i modi come un angelo caduto. D'altro canto lui, vede in lei molta intelligenza e carattere e dietro quegli occhiali tanto ingombranti, piano piano vedrà la sua bellezza celata  fino ad ora. 

In poco tempo le cose cambiano e  una sera, ad un'elegante festa lui le ruba il suo primo bacio,non sa perchè o per come, ma doveva farlo.  Da quel momento tutto inizia a cambiare. Si vogliono, non si vogliono, si cercano e poi si rifiutano, insomma  un bel disastro.

Fino a quando un amico sincero  " il dandy " ,  escogiterà un piano per far avvicinare i due innamorati e per svegliare il nostro marchese dal torpore del suo non amare nessuno. 


"Lo sguardo  sorpreso di miss Hope, le sue labbra appena imbronciate, come di qualcuno che insegue un pensiero, lo costrinsero a tornare  combattere con l'arrosto, pur di non fissarla con un'intensità indegna di un gentiluomo. "

cit. un lord da conquistare

Che penso ?  Penso che Virginia Dellamore abbia talento, talento nel far ridere, nel far emozionare e lasciatemelo dire , quanto io mi sia divertita a immaginare i dialoghi briosi dei due protagonisti. Inoltre l'ambientazione è tipicamente regency e il lessico con cui si esprime l'autrice fa sembrare di esser li,  su una panchina di hyde park o su un calesse con un giovane conte. 
Nessun pentimento per questa lettura che ho apprezzato e divorato in poco più di un giorno, scorrevole , fluida e molto, molto romantica. 

ps. Inizio di un nuovo romanzo di Virginia Dellamore e ovviamente troverete qui sul mio bloggino, il mio pensiero personale. 

Il mio voto : 
    4 Rose 



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